Una coloratissima campagna di comunicazione per ridurre gli sprechi ed educare al consumo responsabile delle risorse.

Si chiama “Generation Awake”, ed è promossa dalla Commissione europea per contribuire al cambiamento dei modelli di consumo, facendo luce sulle conseguenze ambientali, economiche, sociali e personali dell’uso non sostenibile delle risorse.

Un sito ultra interattivo introduce soprattutto i più giovani alla conoscenza delle materie di uso comune, li avvicina a termini fondamentali come “materie prime seconde”, e li accompagna a capire la filiera di una materia e di come troppo facilmente diventa rifiuto.

Disponibile nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, il sito offre una sorta di avventura con tre supereroi, gli “Awakers”, che si inoltrano nelle abitudini quotidiane per risollevare le sorti “della monnezza” attraverso il riciclo e il riuso. Pratiche oltre che corrette, in piena sintonia con le direttive UE, che le mettono ai primi posti.

Come ricorda l’Arpat Toscana, “secondo uno studio realizzato per conto della Commissione, la piena attuazione della legislazione dell’UE sui rifiuti consentirebbe di risparmiare 72 miliardi di euro all’anno, di incrementare di 42 miliardi di euro il fatturato annuo del settore della gestione e del riciclaggio dei rifiuti, e di creare oltre 400 000 posti di lavoro entro il 2020″.

“Oggi – ricorda ancora Arpat – a causa di una cattiva gestione dei rifiuti, l’economia dell’Unione europea perde una quantità impressionante di potenziali materie prime secondarie. Nel 2010 la produzione totale di rifiuti nell’UE è stata di 2 520 milioni di tonnellate, che corrispondono a 5 tonnellate per abitante in media all’anno. Grazie alla riduzione, al riutilizzo e al riciclo dei rifiuti tutti possiamo contribuire ad un’economia dinamica e a un ambiente sano, aiutando a risparmiare risorse ambientali ed economiche e a orientare l’Europa verso un’economia più circolare, capace di ricavare il più alto valore possibile dalle sue risorse e dai suoi prodotti, riparandoli, ri-utilizzandoli, riciclandoli e ri-trasformandoli”

Qui il sito di Generation Awake e qui la pagina Facebook:

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