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InQuadriamo il diritto Questo sconosciuto

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Cari, carissimi lettori,
eccomi a voi con InQuadriamo il diritto, il nuovo appuntamento del mercoledì di paginaQ.

Vi devo confessare che il compito di curare una rubrica settimanale che si occupi di diritto è, per me, divertente e terrorizzante allo stesso tempo. Divertente, perché mi dà la possibilità di unire ciò che faccio per passione (scrivere) con ciò che faccio non solo per passione ma anche per lavoro (parlare di diritto). Terrorizzante, perché so bene di affrontare argomenti che, ai più, risultano ostili e distanti dalle questioni della vita di tutti i giorni, adatti soltanto ai complicati discorsi dell’Azzecca – Garbugli di turno.

In realtà, miei cari lettori, il diritto – lungi dal dover essere relegato soltanto negli angusti spazi delle aule delle facoltà di giurisprudenza o dei tribunali – invade quotidianamente la nostra vita anche quando non ce ne rendiamo conto e, anzi, soprattutto quando non ce ne rendiamo conto.

Quanti di voi, ad esempio, sanno che ogni volta che si acquista un giornale dal giornalaio si stipula un vero e proprio contratto di compravendita? O che quando si sale su un autobus si stipula un tipico contratto di trasporto? O che quando si va al cinema, si prestano dieci euro ad un amico, si va dal parrucchiere o si ordina un aperitivo si stipulano altrettanti contratti, tutti perfettamente validi ed efficaci tra le parti?

E quanti conoscono le conseguenze giuridiche del pubblicare una foto su Facebook senza avere l’autorizzazione di chi in quella foto compare? O le responsabilità che gravano sul gestore di un parcheggio, nel caso in cui un’auto parcheggiata subisca un danno? O le informazioni che dobbiamo ricevere tutte le volte che veniamo sottoposti ad un intervento medico? O i diritti che sono riconosciuti a chi acquista un frullatore, un cellulare o un maglione e poi, tornato a casa, si accorge che la merce acquistata è viziata o difettosa?

Piaccia o no, il diritto ci circonda in ogni nostro agire quotidiano, ed è così “invadente” proprio perché nasce per dettare delle regole alle azioni di tutti noi, per dare una risposta ai tanti problemi, più o meno grandi, che ogni giorno ci si presentano davanti. E se il diritto è così “onnipresente”, allora tanto vale imparare a conoscerlo e a riconoscerlo, anche per imparare ad agire sapendo quali sono i nostri diritti (oltre che, naturalmente, i nostri doveri). Pensate a quanto è facile, oggi, andare o essere portati davanti ad un giudice per discutere di questioni più o meno importanti e finire con l’essere coinvolti in complessi ed interminabili giudizi dall’esito troppo spesso incerto. E ora pensate a quanto sarebbe, invece, semplice riuscire ad “inQuadrare il diritto”, riuscire a padroneggiare alcuni concetti base del diritto, per affrontare con maggiore consapevolezza, e soprattutto con maggiore serenità, le tante piccole “incomprensioni giuridiche” che si possono presentare ogni giorno.

Il nostro viaggio tra codici, leggi, principi e sentenze comincia oggi, e si snoderà tra aggiornamenti su questioni giuridiche attuali e di interesse comune, analisi di casi giurisprudenziali importanti o curiosi, risposte ai vostri quesiti, presentazione di libri e film che affrontano il diritto mostrando anche i suoi lati più nascosti o divertenti e molto altro ancora. Il tutto, prometto, con un linguaggio chiaro, semplice e concreto, e con uno sguardo sempre attento alla nostra realtà locale, nella quale tutti noi viviamo o lavoriamo.

Vi aspetto ogni mercoledì con la mia rubrica, non mancate!

Botticelli, La calunnia di Apelle, ca. 1497

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Pubblicato il: 5 febbraio 2014

Argomenti: InQuadriamo il diritto, Quaderni

Visto da: 934 persone

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