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GRAND-QUIGNOL!

Una scena al Théâtre du Grand-Guignol, 1937

Il teatro secondo Sara ed Hengel (Teatro Cantiere)

Colpo di scena! A partire da oggi ci siamo anche noi, affiliati alla bellissima famiglia di paginaQ.  E vogliamo parlarvi di teatro seguendo percorsi poco battuti e vogliamo farlo a modo nostro,  secondo noi: curiosità, interviste, riflessioni, scoperte, interventi lunghi e brevi, seri e faceti.
Ci troverete la domenica, con precisa cadenza saltuaria e sì, la rubrica si chiama GRAND-QUIGNOL!, un titolo degno di un albo di Tex Willer, che evoca sangue ed orrore ma anche burattini sovversivi che san far ridere grandi e piccini.

Ma facciamo un passo per volta.
Conoscete il Grand-Guignol? È stato un teatro parigino che dal 1897 al 1963 ha proposto spettacoli di paura, erotismo e sangue. Fu un’idea di Oscar Méténier, drammaturgo, intellettuale e segretario di polizia che ben aveva capito cosa i suoi concittadini della Ville Lumière avrebbero apprezzato negli spettacoli: sesso, paura, violenza, conditi con effetti speciali realistici ed inquietanti. Del resto c’era l’esempio del Moulin Rouge che grazie alle sue ballerine succinte spopolava tra la gente e non solo: in quel periodo ardimentosi abbienti annoiati organizzavano anche “pericolose” gite nei bassifondi con tanto di finte aggressioni per solleticare la loro voglia di sudicio e terrore. E proprio là, sulla balconata del Théâtre du Grand-Guignol si dice che facoltosi appassionati si abbandonassero ad erotiche fantasie, protetti dagli sguardi del popolino più in basso che ovviamente non disdegnava la vista di prostitute, assassini, stupratori ed oscenità sul palco: una cosa mai presentata prima.

In nessun teatro, mai. Il successo fu incredibile tanto che il termine Grand-Guignol divenne nel tempo il nome di quella tipica forma drammatica del terrore e ancor oggi l’aggettivo granguignolesco viene usato dai più colti per descrivere con un po’ di saccenza un avvenimento violento, macabro o spaventoso.

Qui non ci occuperemo di splatter, tranquilli e tantomeno di sesso, forse. Certo è che non disdegneremo sangue, paura ed erotismo perché quando ci si vuole addentrare nell’altro teatro, quello non Istituzionale e Accademico… quando si vanno a toccare i teatri nascosti… ecco, si ha subito a che fare con quel senso di precarietà, con quel sentore acre di sudore e sangue tipici della lotta e dell’amore.

Abbiamo detto di fare un passo alla volta, vero? Facciamone un altro.

Senza il Grand a sovrastarlo, Guignol (o Quignol) è più semplicemente un burattino. Niente che abbia a che fare con l’orrore, anzi. Guignol è un guitto, astuto e ingenuo, beone e fine critico del potere, in grado di far ridere i piccoli e riflettere sganasciandosi i più grandi. Nasce dalla fantasia di Laurant Mourget agli inizi dell’800 a Lione e diventa in fretta assai popolare. Paragonabile al nostro Arlecchino per temperamento e a Gianduia per l’aspetto, il simpatico Guignol non fu immune alla censura, dimostrando come un pupazzo di legno e stoffa potesse far paura persino a Napoleone. Ironia della sorte fu proprio la censura di Bonaparte a salvare, sequestrando ed archiviando, i rari canovacci manoscritti degli spettacoli di Mourget e del suo Guignol.

Di questo burattino gaudente ed insofferente alle ingiustizie intendiamo prendere lo spirito ed il fare popolare per non cadere negli intellettualismi che dilagano nel teatro e per non dimenticarci mai dell’ironia, utile compagna di una chiara visione delle cose. Anche per questo di lui abbiamo scelto il nome più antico e controverso, dall’etimo incerto e fantasioso, così come ce lo descrivono Dario Fo e Giovanni Luigi Brera: Quignol con la Q, guarda caso imperituro simbolo della vostra amata Pagina Quotidiana.

Bene. Ora che sapete i motivi per cui questa rubrica si chiama così capirete bene anche voi che nei futuri articoli potrete aspettarvi di tutto. E così sarà.
Promesso.

Fatevi sotto e venite avanti, “Grand Quignol!” vi apre le sue porte. Chi ha paura ad entrare?

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Scritto da:

Pubblicato il: 2 febbraio 2014

Argomenti: Cultura-Tech, Teatro

Visto da: 1470 persone

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Una risposta a: GRAND-QUIGNOL!

  1. avatar Arianna scrive:

    Sono sulla porta e aspetto che mi prendiate per mano con il prossimo articolo. bellissimo nuovo quaderno.

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