Cara Madame Q,

sono un uomo di 45 anni, bella vita, bella presenza, bel lavoro, bella moglie, bei figli. Ora mi chiederai dov’è il problema? Il fatto è che ho una relazione con una donna di vent’anni più giovane. Io ne sono innamorato come un adolescente, ogni volta che la vedo, ogni volta che arriva un suo messaggio, ogni volta che sono con lei mi sento un altro uomo. Io non sapevo che si poteva amare così e ora non so che fare. Devo lasciare tutto (la mia famiglia) o devo rinunciare a tutto (il mio amore)?

Giorgio

Cielo, un uomo, e di sentimento, che mi scrive, che meraviglia!
Caro Giorgio, rilassati, il tuo problema in realtà non è così drammatico, anzi è piuttosto comune e infatti mi fai venire mente quanto diceva sempre la prozia Lucrezia: “per reggere un buon matrimonio bisogna essere almeno in tre, e meglio se uno dei tre è più giovane, si fatica ancora meno”. Certo, bisogna essere bravi e un po’ spietati per giocare un gioco simile e tu, sinceramente, mi sembri troppo preso nel turbine amoroso per condurre una buona partita. Rischi di far soffrire tutti: moglie, amante, figli e persino la tartaruga di casa, se ce l’hai. Ma stai tranquillo, fra le perle della mia prozia c’era anche questa: “tu non ci crederai, cara, ma è tutta una questione di ormoni, sembrano dei cavalieri focosi e poi te li ritrovi a ronfare sul divano nel giro di un secondo che manco te ne accorgi”. Ecco, allora prova a vederla così: fra uno o due anni su quale divano vorresti ronfare? Senza escludere però che magari, nel frattempo, le due signore possono maturare un’idea tutta loro del loro futuro.

Con affetto, come sempre,

Madame Q

Ps Come canzone ti posso dedicare solo un mattone tormentoso, per incoraggiamento: “Buonasera dottore” dell’indimenticata Claudia Mori