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Centro di accoglienza di via Garibaldi, ancora domande senza risposta

Sandra Capuzzi

Restano essenzialmente senza risposta le domande di Una città in comune- Prc sul centro di accoglienza di via Garibaldi avanzate con l’interpellanza presentata ieri in consiglio comunale. Un’interpellanza, datata 14 novembre 2013, in cui si chiedeva di fare chiarezza su alcune questioni legate alla sua chiusura (avvenuta a settembre 2013): la riduzione dei posti previsti, il ritardo nella messa a bando dei lavori di ristrutturazione, il mancato rinnovo dell’assegnazione della gestione del servizio e chiarimenti sul come verrà finanziata la restrutturazione.

Ed è solo la prima domanda a trovare una risposta chiara da parte dell’assesore al sociale del Comune di Pisa Sandra Capuzzi. Che spiega come la diminuzione dei posti che passeranno da 22 a 10/11, “forse anche qualcosa di più”, sia legata a una “ripensamento complessivo dei percorsi di accoglienza, in cui ad essere lasciato da parte sarà l’assistenzialismo, per far posto a percorsi strutturati che accompagnino i migranti verso l’autonomia abitativa e lavorativa, in modo che possano davvero integrarsi e diventare una risorsa per la comunità pisana. Il centro di via Garibaldi verrà dunque integrato nella riprogettazione generale del sistema”.

Rispetto ai tempi di indizione della gara per l’assegnazione dei lavori di restrutturazione, risponde così l’assessore Capuzzi: “A ottobre 2013 la Società della Salute, che fa capo alla Asl, ha affidato il compito all’Estav, che però ha tempi lunghissimi. Crediamo che tutto sarà pronto a fine mese”.

Non è stato invece sottoscritto l’accordo tra Comune e SdS preliminare all’assegnazione della gestione del centro attraverso una gara. Una questione non secondaria, sottolinea il consigliere Ciccio Auletta, “dato che nelle previsioni di finanziamento si dice che il gestore concorrerà con una somma di 100 mila euro. È possibile pensare che qualcuno si faccia carico di questa somma senza le dovute garanzie?”

E la questione del finanziamento dei lavori è l’altra nota dolente che resta sospesa. Il costo dell’operazione è di 640 mila euro: 500 mila dei quali dovrebbero essere co-finanziati dal Comune. “In allegato alle delibere del 13 novembre della Società della Salute – spiega Auletta – si prevede di recuperare dei co-finanziamenti del Comune di Pisa. Tra queste fonti di finanziamento c’è anche il progetto ministeriale Unrra di circa 70 mila euro”. La domanda è: sono disponibili questi finanziamenti?

E se la risposta dell’assessore Capuzzi è affermativa – pur senza un’esplicita esternazione al consiglio , Auletta in mancanza di determine e impegni di spesa di spesa del Comune, “di cui non siamo riusciti a trovare traccia”, sembra tutt’altro che convinto.

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Pubblicato il: 24 gennaio 2014

Argomenti: Pisa, Politica, Sociale

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