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Due, tre cose sulla Sapienza

Palazzo-della-Sapienza

Ieri in commissione cultura del Comune è stata illustrata la perizia redatta da Università di Pisa e Ministero dei beni culturali. Confermate le previsioni

Se ancora ci fossero dei dubbi, 2 (o forse 3) sono i punti fermi di questi giorni sulla questione Sapienza.

Il primo è che lo spostamento di una parte del patrimonio della Biblioteca Universitaria a San Matteo e la creazione di un’emeroteca non sono certo soluzioni temporanee.

La seconda è che la riduzione del 30% dei volumi dalla sede storica della Biblioteca è necessaria a raggiungere i 300kg/mq: misura che la perizia redatta dall’Università di Pisa e dal MIBACT indica come il massimo carico per il piano superiore per garantire una sicurezza statica e sismica.

La terza è che questo tipo di prescrizioni non riguarda il piano terreno dove, come è facile immaginare, non sussistono problemi di statica. Ma questo non significa certo che l’equazione piano terreno sicuro uguale spostamento dei volumi eccedenti il peso in quell’area sia automatica.

Perché, come ormai è noto, la proprietà dello stabile della Sapienza è dell’Università di Pisa e la competenza del Ministero dei Beni Culturali si ferma alle porte della Biblioteca.

Lo ha spiegato bene il pro-rettore per l’edilizia Sandro Paci nel corso della seduta della terza commissione consigliare dedicata all’illustrazione della perizia: “Per perseguire questa soluzione l’Università dovrebbe decidere di adeguare le aule del pian terreno, che allo stato dei fatti non sono tecnicamente adeguate alla conservazione dei libri. Se l’ex dipartimento di Storia delle Arti a San Matteo è del Mibact, in questo caso l’Università dovrebbere cedere i locali del pian terreno al Ministero dei Beni Culturali”.

Una strada che a ben vedere non sembra praticabile, sia per l’esigenza di ampliare gli spazi a disposizione di Giurisprudenza e Scienze politiche, sia perché a San Matteo i lavori sono iniziati e l’investimento messo in campo dal Mibact non è trascurabile.
Già investiti 800 mila euro, e pronti ad essere stanziati ci sono sul piatto altri 200 mila euro. Un milione di euro che difficilmente può essere pensato come “perso” per la realizzazione di un deposito temporaneo.

E infatti, sottolinea l’assessore comunale alla cultura Dario Danti, “nel corso dell’incontro del 20 dicembre al Ministero dei beni culturali è emerso chiaramente l’indirizzo del Ministro Massimo Bray, di cui la giunta di Pisa condivide l’orientamento, di attuare lo spostamento definitivo dei periodici all’ex dipartimento di San Matteo, realizzando un’emeroteca, 2 aule studio da 90 mq e uffici dislocati su 2 piani per un totale di 600mq”. Data di apertura prevista maggio 2014.

 

Foto tratta da Unacittòincomune

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Scritto da:

Pubblicato il: 23 gennaio 2014

Argomenti: Cultura, Cultura-Tech, Pisa, Urbanistica

Visto da: 855 persone

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Una risposta a: Due, tre cose sulla Sapienza

  1. avatar Francesco scrive:

    Grazie per aver riassunto efficacemente una vicenda complessa sulla quale ognuno dice la sua, spesso in contrasto con le leggi della fisica (i solai non stanno su con le chiacchiere) e con la logica (ad es. molta gente non sa che l’edificio è dell’Università ma la biblioteca detta “universitaria” è del Ministero, che l’ha gestita ammassando libri in quantità eccessiva per quell’edificio storico)

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