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Ricerca e beat, ecco l’hip hop di Pezzone

Daniele "Pezzone" Guidi

Esce oggi il video di “A pezzi e bocconi”, dall’omonimo Ep di Daniele “Pezzone Guidi”. Da Pisa con il suo talento per le rime genuine

 

Daniele “Pezzone” Guidi è nato a Pisa nel 1980 e “per un 25% è tarantino”, come dice lui stesso. Ha vissuto in tante città (qui la sua bio), si è spostato, ha viaggiato e poi è tornato qui, dove lavora e crea musica, la sua musica cioè l’hip hop. A dicembre è uscito il suo Ep “A pezzi e bocconi”, oggi esce invece il video dell’omonima traccia, realizzato dal videomaker pisano Valerio Torresi.

Lo scorso sabato Pezzone ha presentato il disco a Sanantonio 42, fra giovanissimi che sapevano i suoi pezzi a memoria, amici e parenti raccolti, sorrisi belli e affettuosi. Su questa scia paginaQ ha deciso di intervistarlo.

Pezzone, raccontaci la genesi del disco.

Il disco ha iniziato a prendere forma nel 2009 quando sono tornato dall’Olanda, dove ho vissuto tre anni. Al mio rientro in Italia ho portato con me tutte le attrezzature necessarie per comporre musica, e ho iniziato a buttar giù canzoni. Una alla volta, piano piano sono  nate le 8 tracce che costituiscono l’album in uscita in questi giorni. Ma ce ne sono altre 14 quasi pronte, che vedranno la luce nel giro di 6 mesi. La prima traccia che ho pubblicato, “Mollo tutto”, è dedicata alla situazione italiana e alla precarietà che vive la mia generazione. L’ho scritta nel 2010 – sono passati 4 anni ma vale tutt’ora – e ha avuto una buona risposta, cosa che mi ha indotto a progettare una specie di trilogia. La fuga dall’Italia, il passaggio all’estero con alcune delusioni che ne sono seguite, e il ritorno in Italia. Il resto delle canzoni, che seguono questa traccia, le ho composte l’anno scorso.

Da dove viene la tua passione per l’hip hop?

Ho passione per la musica tutta, e ho sempre ascoltato di tutto. Sono cresciuto negli anni ’90 e ricordo che da piccolo insieme a Repubblica uscivano le cassette di musica. Con queste ho scoperto i Public Enemy, che vedevo anche su Mtv. E ricordo che leggevo i libri dell’Arcana edizioni, che in quegli anni pubblicava i testi delle canzoni con la traduzione a fronte. È così che ho scoperto Bob Marley ad esempio, di cui leggevo i testi con ammirazione. La passione per l’hip hop è arrivata negli stessi anni; ho iniziato a scrivere testi a 16 anni, ma sono un perfezionista per cui prima che diventasse un’attività “seria”, ci è voluto del tempo.

La tua musica è lontana dall’hip hop italiano “cafone”, tu parli di cose reali e lo fai con un piglio decisamente genuino..

Spesso si fanno paragoni tra i rap americano e quello italiano, che partono da storie e culture diverse. I testi americani ad esempio parlano di situazioni lontane dalle nostre, allo stesso tempo certo rap italiano cerca di imitare e basta, diventando quasi una forzatura. Io ed Herrera (dj e compagno di avventure di Pezzone, ndr) pensiamo che per fare del buon hip hop si debba essere se stessi e lavorare sodo, ma questo in realtà vale anche nella vita.

Chi ha prodotto il disco e come lo distribuirai?

Il disco è stato prodotto dall’etichetta Burnow records, di cui faccio parte anch’io, che ha prodotto anche i Brother Green (gran gruppo, ndr). L’idea di fare un Ep è partita da dj Fonx, amico e animatore dell’etichetta, che ha tirato dentro me e Herrera, lasciandoci piena libertà di movimento. Abbiamo stampato 500 copie e ci stiamo occupando noi della distribuzione. Il disco si può acquistare da Sanantonio42 oppure su Bandcamp, in formato digitale. Vorrei moltissimo far uscire un vinile, ma costa! Per questo sto pensando a un pre-ordine. Infine, mi preme dire che dal mio sito si può scaricare gratuitamente il singolo, basta solo inserire il proprio indirizzo mail.

E in attesa del video di A pezzi e bocconi c’è un bel teaser, e ci sono i ragazzi che già conoscono i tuoi pezzi a memoria…

Sì, sia il teaser che il video li ha fatti Valerio Torresi. Il teaser è stato girato l’ultimo giorno di registrazione. Ha fatto un’oretta di riprese e dopo tre giorni ecco il risultato. Quanto ai ragazzi, beh è la soddisfazione più grande, una cosa che mi carica molto come le lettere e i messaggi di stima. Mi carica e mi dà fiducia. Io lavoro part-time in un corriere espresso, ma il resto del tempo lo dedico alla musica, che vorrei diventasse la mia professione.

 

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Pubblicato il: 21 gennaio 2014

Argomenti: Cultura, Eventi, Pisa

Visto da: 1081 persone

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