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SMS: futuro e personalità da costruire

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L’assessore alla cultura Dario Danti interviene sulle residenze artistiche dell’Sms e sulla necessità di dare a questo centro una più precisa direzione artistica

Vacilla anche a Pisa lo stato della conservazione e della valorizzazione del nostro patrimonio storico artistico.
L’esempio più eclatante di questi giorni è quello della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, la cui vicenda è stata ricostruita ampiamente in questi giorni sulla stampa locale. Infiltrazioni di acqua dal tetto minacciano il soffitto a cassettoni e hanno danneggiato la pala cinquecentesca di Jacopo da Buti. Dopo lo stanziamento della Fondazione Pisa di 350 mila euro per il restauro e il protrarsi della situazione dovuta a tempi burocratici (nonostante l’aggiudicazione dei lavori), a fine mese – secondo quanto riportato da Il Tirreno – dovrebbero aprirsi i cantieri.

Numerose le voci che si sono levate in questi giorni a difesa della Chiesa e per denunciare la farroginosità della burocrazia italiana; fra queste quella dell’assessore alla cultura Dario Danti che ha evidenziato la necessità di un’accelerazione dei tempi.

E se ormai sembriamo abituati a voci di denuncia che trovano vasta eco a danno avvenuto – perchè quello di Pisa non è certo un caso isolato in Italia – forse dovremmo ascoltare le parole del Direttore di San Matteo Dario Matteoni quando sottolinea la necessità di progettualità, coordinamanto e una visione complessiva del proprio patrimonio.

Anche Pisa deve fare ancora fare passi avanti in questa direzione. Qualcosa sembra muoversi relativamente alla gestione di un luogo nato per diffondere l’arte contemporanea, ma che dalla sua apertura fino ad oggi non ha certo brillato nella progettazione di una programmazione coerente: l’SMS.

Il progetto, che martedì 14 l’assessore Dario Danti ha presentato alla Commissione cultura del consiglio comunale, è ormai noto: la realizzazione di interventi in seno all’Sms che porteranno alla creazione di un piccolo complesso di residenze artistiche. Due gli appartamenti previsti, di circa 50 mq, a cui si affiancano spazi comuni destinati ad accogliere il laboratorio, un piccolo spazio espositivo e, in caso di necessità, un ulteriore “posto letto” per un eventuale terzo artista ospite.

710 mila euro l’investimento, il 60% coperto da un finanziamento della Regione Toscana, il restante 40% a carico del Comune di Pisa.
Questo il crono programma: fra fine gennaio e febbraio andrà a gara l’assegnazione dei lavori, che dovrebbero iniziare a maggio per concludersi a novembre.

Da tracciare i criteri che guideranno l’assegnazione delle residenze artistiche. Criteri che – spiega l’assessore Dario Danti – “dovranno essere definiti all’interno di un organico piano di gestione delle attività dell’SMS, guardando a esperienze internazionali come il Centro di arte contemporanea  di Ifytri e la Fondazione Haring”.

Se fino ad oggi infatti questo spazio espositivo, nato per essere un centro dedicato all’arte contemporanea, è rimasto sprovvisto di una guida certa, sembra che all’orizzonte si prefiguri un qualche cambiamento di rotta. Anche se la direzione da imboccare ancora non è ben definita. “È necessario individuare – spiega Danti – delle linee di indirizzo che riportino il centro delle attività all’arte contemporanea”.

Più che alla nomina di un curatore o di una direzione artistica, l’Assessore è propenso a indirizzarsi verso un percorso di consultazione che coinvolga istituzioni, artisti e cittadini interessati, al fine di definire un filo conduttore. Ciò che forse più si avvicina alle idee di Dario Danti è l’ipotesi di un comitato scentifico che tenga presente queste linee per tradurle in fase di programmazione delle attività del centro espositivo. “Il 2014 dovrà essere un anno di riflessione per ragionare sulla direzione da imboccare nel 2015. Tale anche da consentire l’accesso ai fondi europei 2014-2020 in materia”, afferma.

Oltre ad aprire maggiormente lo spazio ad artisti internazionali, Dario Danti immagina un SMS aperto alle mostre degli studenti delle scuole superiori, in particolare di quelle ad indirizzo artistico artistico, capace di dar vita una volta l’anno ad una mostra dedicata al lavoro di un artista pisano, inteso in senso lato. E dove mantenere, insieme all’accesso gratuito alle iniziative, la contaminazione con la musica.
Quella del Centro SMS resta dunque una strada tutta da tracciare e con una personalità da costruire.

 

 

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Pubblicato il: 16 gennaio 2014

Argomenti: Cultura, Cultura-Tech, Pisa, Urbanistica

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