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“No al distacco delle utenze idriche”

acqua

La lista civica Una città in Comune-Rifondazione Comunista ha presentato in Consiglio Comunale una mozione urgente per chiedere la cessazione della pratica dei distacchi delle utenze idriche.

Secondo i consiglieri, nelle ultime settimane Acque Spa avrebbe sospeso diverse forniture, sia nei confronti di soggetti morosi per difficoltà economiche, sia verso gli utenti che stanno portando avanti la campagna di “obbedienza civile”. A distanza di oltre due anni e mezzo dalla vittoria referendaria infatti, la campagna per l’acqua bene comune non può dirsi affatto conclusa. Ma sono molti i cittadini che nel frattempo hanno deciso di autoridursi le bollette togliendo l’importo relativo alla remunerazione del capitale investito.

“Nelle ultime settimane – scrivono i consiglieri Marco Ricci e Ciccio Auletta – abbiamo avuto notizia di ripetuti interventi da parte del gestore Acque Spa che ha sospeso completamente diverse forniture anche in caso di morosità incolpevole, di fatto negando il diritto all’acqua, uno dei diritti fondamentali”.

“La crisi economica che attraversa tutto il paese – aggiungono – sta creando anche nel nostro Comune sacche di povertà che fanno sì che sempre più famiglie non siano in grado di pagare i servizi necessari. Chiederemo quindi di discutere con urgenza la nostra mozione, in modo da sollecitare l’amministrazione comunale a prendere una posizione forte, tesa a tutelare cittadine e cittadini”.

“Abbiamo inoltre inserito la richiesta di salvaguardia degli obbedienti civili – proseguono – i soggetti che si stanno auto-riducendo la bolletta in conformità coi risultati del referendum del 2011 purtroppo mai applicato, a cui Acque sta inviando lettere in cui si annuncia l’imminente distacco del servizio”.

I due consiglieri fanno quindi riferimento alla giurisprudenza in materia: “In diversi casi gli organi giudiziari hanno giudicato non applicabile la misura della sospensione delle utenze idriche”, e citano il tribunale di Latina, che “ha giudicato vessatoria e lesiva dei diritti dei cittadini la pratica del distacco della fornitura senza preventiva disamina delle situazioni specifiche e tutela delle fasce deboli”. O quello di Castrovillari, secondo cui “la morosità dell’utente non è una motivazione sufficiente a giustificare il distacco dell’utenza”, e più in generale citano tutte le sentenze in cui si afferma che “la sospensione della fornitura di un bene primario come l’acqua appare sproporzionato a fronte di un inadempimento pecuniario”.

La mozione impegna quindi il Sindaco e la Giunta “ad attivarsi affinché sia difeso e garantito l’approvvigionamento idrico e tutelato il diritto all’acqua”, a farsi promotore presso Acque Spa “di una formale richiesta di moratoria dei distacchi delle utenze nei casi di morosità incolpevole e di quegli utenti che stanno mettendo in pratica la campagna di ‘obbedienza civile'”. Chiedono infine di avere tutte le informazioni da Acque Spa sulle modalità con cui avvengono i distacchi delle utenze e “la modifica della Carta dei Servizi ed il Regolamento del Servizio Idrico di Acque Spa, specificando chiaramente che non si debba procedere al distacco nel caso di morosità incolpevole”.

 

 

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Pubblicato il: 16 gennaio 2014

Argomenti: Ambiente, Pisa, Politica, Sociale

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